Lo sviluppo dell'attività grafica nei bambini: integrazione neuro-motoria-cognitiva
- tdjdacosta
- 1 feb 2022
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 9 feb 2022

L’attività grafica è una competenza complessa in cui confluiscono differenti abilità dell’individuo: movimento, coordinazione, postura, programmazione motoria, vista, percezione della realtà, capacità rappresentativa e conoscenza. Il coordinamento tra queste varie abilità richiede dapprima uno sviluppo adeguato del sistema nervoso centrale e periferico, affinchè l’attività possa essere sviluppata e svolta in maniera appropriata nelle singole tappe dell’evoluzione del bambino. Nel corso del primo anno di vita il bambino passa attraverso un articolato processo di differenziazione dal riflesso di presa alla vera e propria capacità prensile. Il riflesso è una risposta che l’organismo dà sempre involontariamente e talvolta anche inconsciamente, a stimoli provenienti dall'ambiente che lo circonda e dal suo interno stesso. Esempi classici di risposte riflesse sono il riflesso rotuleo (quando con il martelletto si colpisce il legamento patellare o tendine rotuleo), la tosse e l’allontanamento da un oggetto molto caldo. Per poter evolvere (differenziare) il riflesso in un movimento volontario, come la presa di un oggetto, si ha, nelle prime 16 settimane di vita lo sviluppo del midollo spinale e del bulbo. E’ indispensabile lo sviluppo della formazione reticolare bulbare, perché consente di esercitare un controllo inibitorio sul movimento volontario e sul controllo miotonico posturale. Tra le 16 settimane ed i 6 mesi segue anche lo sviluppo della formazione reticolare pontina che consente il controllo facilitatorio sul movimento volontario. Infine, tra i 6 mesi e l’anno di vita si ha lo sviluppo del mesencefalo, che è una struttura che è anche fondamentale nella programmazione motoria. Ne consegue che nei primi 3-4 mesi di vita le mani si muovono in maniera asimmetrica, mentre dal quarto mese in poi, invece, le mani iniziano a muoversi con maggiore simmetria. Per esempio, il bambino porta entrambe le mani sul biberon. Dal sesto mese il controllo maggiore dei movimenti degli arti superiori, grazie al completamento dello sviluppo della formazione reticolare bulbo-pontina, permette di muoversi in maniera più indipendente.

Lo sviluppo del ponte e del mesencefalo (in particolar modo anche della lamina quadrigemina) è indispensabile per il completamento dello sviluppo del sistema visivo, che permette successivamente la coordinazione occhi-mano in relazione all'oggetto che il bambino vuole prendere. Così dagli 8 mesi in poi il controllo motorio-volontario è possibile e permette di prendere un oggetto e verso l’anno di età è anche abile a programmare la direzione del movimento. Questo sviluppo neuro-muscolare è fondamentale per poter afferrare la matita per provare a scarabocchiare avanti ed indietro tra i 12 ed i 18 mesi di età. Tra un anno ed i cinque anni di età si ha lo sviluppo della corteccia cerebrale dove il bambino porta ad un livello cosciente quanto viene rilevato dai recettori sullo stato del corpo. La seguente maggiore consapevolezza di Sé porta a discriminare sempre meglio le informazioni neurologiche in ingresso. Questo determina un aumento dell’organizzazione delle informazioni propriocettive e visive (percezione) in ingresso, consentendo di elaborare nuovi schemi motori che a loro volta permettono di controllare maggiormente l’output neuro-motorio. Conseguentemente il bambino sviluppa un maggiore controllo su quanto sta effettivamente disegnando. Così a due anni compare lo scarabocchio circolare, mentre a 3 anni è addirittura in grado di copiare un disegno e di disegnare liberamente. A 4 anni inizia a disegnare la figura umana con i principali elementi (testa, occhi, bocca, gambe e braccia).

Durante questi anni si ha anche un significativo sviluppo delle competenze cognitive. Nel cosiddetto stadio preoperatorio, come lo ha definito Piaget, in cui il bambino ha sviluppato la capacità di rappresentazione mentale degli oggetti. Questa capacità determina una delle caratteristiche di questo stadio: l’acquisizione del segno grafico in cui il bambino rappresenta la realtà attraverso il disegno. Riesce pertanto ad immaginare la realtà e cercare di riprodurla con una matita su un foglio. Parte così proprio dalla rappresentazione mentale della figura umana da parte del bambino la riproduzione della stessa. Tale specifica capacità rappresentativa nasce dall'integrazione tra come il bambino vede sé stesso e gli altri e le informazioni propriocettive e sensitive rilevate nel proprio corpo. L’alto numero di recettori propriocettivi (propriocettori) e sensitivi in determinate aree corporee (esempio le dita o le labbra) provoca una rappresentazione mentale del proprio corpo distorta, che viene successivamente corretta dalle informazioni visive. Per cui il disegno “distorto” a 3-4 anni con una testa molto più grande e di cui si disegnano particolari anche piccoli come gli occhi e la bocca, piuttosto che l’aggiunta dell’ombelico a 4 anni nel disegno dell’addome per esempio, sono segno di una elaborazione-integrazione ancora in atto tra le parti corporee con un maggiore sviluppo sensitivo e propriocettivo e le informazioni visive in ingresso. A sei anni questo processo è più completo e pertanto nel disegno della figura umana compaiono il collo e le mani e il corpo diventa più proporzionato.

Importante per lo sviluppo grafico è anche il contesto “emotivo” in cui il bambino vive, perché come documentarono Piaget ed Inhelder nel 1967, il bambino, da questo punto di vista, può unicamente disegnare quello che sa e non quello che vede. Un bambino che sta bene nell'ambiente in cui vive tende a disegnare la figura al centro del foglio, a usare i colori ed arricchire il disegno con la barba nel disegno del padre (se la ha) o, per esempio, delle scarpe con i tacchi della madre. Lo stato emotivo del bambino può portare a raffigurare anche la proprio casa e, per esempio, un albero in giardino con l’altalena. La capacità grafica è quindi espressione di sviluppo di varie competenze e dell’interazione tra di esse.
Comments